Una via classica (aperta nel '74 da Giancarlo Grassi e soci), pertanto una via logica e piacevole, anche se la roccia presenta, soprattutto nella prima parte, una patina farinosa che contribuisce a rendere la salita molto psicologica. Con la
seconda lunghezza si inizia a far sul serio (muro verticale di V+ o 6a), per continuare con un bombe' non banale in traverso (passo di 6b), segue un
diedrino tecnico (V+/6a) ed uno
strapiombo di 6b. La lunghezza successiva e' la piu' interessante della via: una
fessura sfuggente (6a+) da
proteggere. Ancora un tiro di V ed uno facile di IV e si esce sui pendii sommitali.
Per allungare la via abbiamo salito con un paio di facili lunghezze anche la parete sovrastante il sentiero di uscita, in modo da sbucare in
vetta alla Parete rossa del Catteissard (max IV+ non attrezzato).