Magnifica via classica su una
stupenda montagna, che merita a pieno la fama di cui gode. Le difficoltà più che abbordabili non ne riducono affatto l'interesse, anche perché la nececessità di cercare la linea di salita (aiutata dalla presenza di chiodi) e di proteggersi non permettono di abbassare molto la guardia. Inoltre l'
ambiente di alta quota, abbastanza severo, in una quinta di montagne imponenti (il Becco di Valsoera che troneggia di fronte e fa a gara in imponenza con la Torre del Gran San Pietro) rendono la salita un'ascensione di tutto rispetto.
La scalata inizia in realtà dallo
zoccolo, che con passi di II/III porta al cospetto della piramide vera e propria del Becco.
I tiri su roccia magnifica seguono, come è ovvio per una via classica, le linee di debolezza della parete:
diedri,
camini, fessure.
Attenzione alla discesa se si fanno le doppie sullo stesso versante di salita: lo zoccolo basale in discesa non è così innocuo come può apparire durante la salita.