Siamo partiti un po' con l'idea di percorrere un itinerario piacevole, in una parete solare e magari non molto impegnativo... In realtà i primi due desiderata sono soddisfatti, il terzo un po' meno.
La via riserva, infatti, specie nella prima parte alcuni passaggi non banali.
A cominciare dal primo tiro (5c), la cui
fessura piuttosto larga non si lascia dominare così docilmente con la tecnica ad incastro (specie da noi che non possiamo dire di conoscerla...). Segue una lunghezza impegnativa su
placca (6a+), con un ribaltamento iniziale difficile. I due tiri consecutivi sono simili (placca a cui segue uno strapiombino ben appigliato) ma in crescendo di difficoltà (
5b e
5c).
Si giunge quindi al cospetto della fascia strapiombante su cui è il tiro chiave della via (6b, ma il passo per ribaltarsi sul muro finale è ben più duro, a nostro avviso): traverso sotto il tetto,
ribaltamento (usando una fessurina a sinistra e alzando molto i piedi), quindi bel
muro tecnico.
Inizia la seconda parte della via sulle belle
placche finali (due/tre tiri di difficoltà IV/IV+) e conclusione su
muri verticali (6a) e
strapiombi (6a+). Lo strapiombo finale varrebbe la pena venisse protetto in uscita con uno spit, visto che l'eventuale caduta (magari per stanchezza, visto che si è al 10° tiro!) non sarebbe affatto consigliabile...
Nel complesso una via piacevole, solare e abbastanza impegnativa.
Panorama incantevole in questa giornata tiepida con le cime che iniziano finalmente a tingersi di
bianco.