Non basta il calore corporeo accumulato nella faticosa risalita del vallon des Pentes de Cavales a riscaldare i polpastrelli in cerca di sensibilita' sulla
prima lunghezza (6a). Seguono alcuni tiri piacevoli, ma il vero volto del Pilier si rivela su L5, un
magnifico muro di calcare lavorato e con belle lame verticali (5b). Il successivo tiro propone un
bel diedro su roccia ottima (5c). Si prosegue tra
diedri e
muri fino all'
anticima della Pointe, riprendendo dopo la 'breche' sul
muro sovrastato da un notevole tetto che si
aggira a sinistra. Altre cinque lunghezze molto belle conducono alla sommita' del pilastro:
strapiombini,
diedri e
muretti verticali sono gli ingredienti di questa sezione della parete.
Prosieguo sulla cresta di rocce rotte fin sulla vetta, poi discesa lungo il
ghiacciaio di Rhemes-Calabre, con ampio giro ad evitare i crepacci, fino all'omonimo
colle.