Bella via su roccia ottima, linea logica e varia: non solo placche ma anche qualche strapiombo e un superbo spigolo finale. La chiodatura è posizionata dove necessario ed anche le due prese leggermente migliorate (sesto tiro) hanno lo scopo di rendere la via omogenea rispetto alle difficoltà degli altri tiri.
Bravo e grazie al Cicci, infaticabile chiodatore del
CAI Chivasso!
La relazione della salita che maggiormente rispecchia la realtà (a mio avviso) è quella pubblicata su
www.arrampicareneltorinese.com.
Il
primo tiro (6a) inizia con un paio di strapiombini, l'ultimo dei quali è possibile superarlo in artificiale, ma è tranquillamente fattibile in libera; l'uscita è su placca di aderenza. La seconda lunghezza (5a) è esteticissima: un lungo
traverso a sinistra tra una fessura per i piedi e una serie di concrezioni su gneiss che fanno da linee di fuga... Forse per la placca di uscita si potrebbe scomodare un V+.
Brevissimo trasferimento sulla cengia seguente per proseguire sulla
lavagna del terzo tiro (5c), con passi in placca delicati ma sempre su roccia da urlo!
Tiro successivo con inizio su
spigolino e poi placca con alcuni passi molto delicati (forse si potrebbe gradare 6a).
Segue un tiro a difficoltà via via digradanti; prima un muretto iniziale (6a) con un passo a dx per poi riportarsi a sx con lame lontane, seguono passi in placca delicata via via più facile fino alla sosta. Lo spit sulla dx mancante di placchetta è un tentativo degli apritori che, vista la placca ostica soprastante, hanno saggiamente preferito proseguire verso sinistra.
La lunghezza successiva presenta il passo chiave, un
muretto di pochi metri ma con movimenti tecnici facilitati (6a+) da un paio di prese migliorate (altrimenti il grado sarebbe stato decisamente più elevato del resto della via). Il tiro prosegue con un'uscita su strapiombo.
Il tiro seguente (5c) segue il filo dello
spigolo finale con una linea di grande effetto.
Discesa in doppia preferibilmente dalla sosta a dx di quella in cui termina la via, sosta che consente una bella calata nel vuoto. Per le doppie è consigliabile avere corde da 60 m.