Dopo uno spostamento repentino dell’ora di partenza dalle ore 6.30 a.m. alle ore 11.00 a.m., dovuto a profondo rimbambimento mattutino, ci si mette rilassatamente in cammino in vaga direzione Monte Albergian (n.d.r. il Re della Val Chisone 3.041 m).
Accompagnati da una fantastica tranquillità nel cuore, tipica di chi si muove senza meta, ed in compagnia di due bei cagnoni, attacchiamo il sentiero n° 316 con partenza da Pragelato, Fraz. La Ruà. Con la non curanza che ci domina, ci rendiamo conto solo dopo una buona ora di cammino di quanta fortuna sfacciata abbiamo avuto riguardo alle previsioni meteo che, al contrario del previsto, ci propongono una bella e nitida giornata di sole. Tra una sosta volante, una risata ed un paio di scatti per la “foto di gruppo”, la marcia si fa ripida ed il "gruppo" si divide. Stranamente, rimango indietro e quindi, decido di prendermela comoda scattando foto alla valle e sparandomi
narcisistici autoscatti. Immancabile e necessario dato che Roberto era già in cima! Ma nonostante tutto, passin-passetto, me ne vo’ imperterrita fino al Colle per poi procedere senza sosta –non si è mai visto!- fino alla cima!!
Foto di vetta e poi via... effettivamente il tempo sta peggiorando. Incredibile ma vero, missione compiuta anche questa volta. Magari la prossima volta mi porto un po’ più di acqua e dormo un filino di più! Ma se non ci fosse questo spirito, non esisterebbero le Gadanate!!!