Valnontey: il freddo pungente sembra fermare il tempo, una quiete immota pervade l'aria della valle rendendo inanimata ogni cosa...
Navighiamo sulla
polverosa neve della notte tra abeti vestiti di bianco, l'occhio all'erta per individuare le colate di ghiaccio che si staccano dalle pareti della valle, mimetizzate tra i canaloni innevati e le folte abetaie.
Battere la traccia non è molto faticoso su questa soffice ed eterea coltre nevosa, ma il pendio diviene subito ripido e l'insidia delle pietraie nascoste dallo spesso strato di neve richiede di restare all'erta.
Alla fine con una non lunga camminata giungiamo al cospetto della '
nostra cascata', una colata costituita da due ben distinti salti, il
primo con ghiaccio crostoso ma ben formato, il secondo ancora in formazione con un sipario di candele non proprio rassicuranti...
I preparativi durano parecchio, la stagione è agli inizi ed i tempi per riprendere la dimestichezza con la pratica del 'ghiaccio verticale' sono lunghi; sono quasi un rito iniziatorio-propiziatorio, per far sì che gli dei del ghiaccio acconsentano a violare il loro regno d'acqua pietrificata.
Giampy rompe per primo il "ghiaccio", metaforicamente e materialmente, fendendo a colpi di picozze le morbide placche glaciali del primo tiro; poi a turno Sophy, Marcy, Piero.
Sostiamo sotto il
candelone finale, l'unica porzione del sipario che si concede alla 'piolet', ma con difficoltà ben superiori a quelle che si avrebbero in condizioni normali.
Grottini ghiacciati impreziositi da stallatiti stillanti, sipari di sottili candele a sfidare le dure leggi della gravità, polverose docce di neve che precipitano sollecitate dai tiepidi raggi di sole...
Affrontiamo la candela, martoriandola a
colpi di picca, ramponi e traforandola inclementi con le viti da ghiaccio... ben consci di come queste effimere creazioni dell'Inverno in breve si accresceranno di nuovo ghiaccio per poi sparire nel nulla ai primi caldi...
Noi invece così come siamo venuti a turbare la quiete della natura stretta nella morsa di gelo, così ce ne andiamo in punta di piedi, con una paio di
doppie ed una camminata nel bosco di abeti e larici. Uno
sguardo ancora alla valle incantata, poi il rientro allietato dall'incontro con un
camoscio raggomitolato nella sua tana invernale.
A presto Valnontey.