Che dire del Canada', anzi del Quebec? Un grande paese o un paese grande? Sulla prima parte non saprei, di sicuro la seconda: un territorio pari a 5 volte quello italiano con una popolazione di una volta e mezza quella del Piemonte, distribuita principalmente a sud e lungo le rive del San Lorenzo.
L'agglomerato urbano di Montreal poi, con i suoi oltre tre milioni e mezzo di abitati, ne raggruppa circa la meta'. Allora che fare? Appena arrivato a Montreal, camuffarsi da
canadese, farsi crescere i
capelli (sic!) e, per non sentire subito la nostalgia di casa, visitare il
quartiere italiano con il variopinto e profumato
mercato Jean Talon. In questo periodo c'e' l'abbondanza della raccolta
locale con varieta' non facili da trovare in Europa e altre invece che hanno attecchito
bene. Qualcuno propone gia' la Tire, tipica leccornia dei mesi freddi, ottenuta facendo addensare sul fuoco il succo d'acero, versandolo poi a strisce sulla neve e arrotolando il risultato su di un
bastoncino di legno. Il risultato e' un incrocio tra una caramella molle e un lecca-lecca, una gioia per i bambini e per i loro dentisti! Gia'! i bambini devono allenarsi presto al loro futuro mestiere di
consumatori, in questo paese dove il modello consumista dei vicini Stati Uniti e' ben
radicato e presente
ovunque. Abbandoniamo allora il caos cittadino per dirigerci a nord seguendo il fiume San Lorenzo verso la capitale
Quebec City, la citta' sede del parlamento e la seconda come popolazione, circa 700 mila abitanti, Una piccola Torino. E quale posto migliore per un relax se non una spettacolare
cascata con vista sul
San Lorenzo e l'Ile d'Orleans? Peccato per il cattivo gusto della aerea passerella che attraversa la cascata a puro
uso e consumo turistico. Tra tutti i turisti pero' solo pochi intrepidi 'Gadan' hanno il coraggio di scendere a rimirarla dal
basso. In inverno, viste le temperature polari che si raggiungono (fino a -40 C) la cascata diventa un grande anfiteatro di ghiaccio, vero paradiso per la 'piolet traction'. La capitale e' una delle citta' storiche del Quebec e per questo anche meta di turisti '
facoltosi'.
Il nostro viaggio continua verso nord, attraversando localita' dai cui nomi traspare la profonda influenza cattolica sui pionieri fondatori dei villaggi unita al loro senso pratico e a forse scarsa fantasia. Localita' dai nomi come L'Ange Gardien,
Sainte-Anne De Beaupre' , Saint-Joachim, Saint Lois-de-Gonzague, Saint Ferreol-les-neiges, Saint Tite-les-Caps, Petite Riviere Saint-Francois,
Baie Saint-Paul, Per non parlare dell'Ile d'Orleans con localita' come: Saint-Francois, Saint-Joachim-de-Montmorency, Sainte Famille, Saint Jean, Saint Pierre-de-l'Ile-d'Orleans, Saint Michel-de-Bellechasse, Saint Laurent-de-l'Ile-d'Orleans, Sainte Petronille. Sulla destra idrografica del San Lorenzo il panorama toponomastico non cambia molto: si parte da un saint Edouard-de-Lotbiniere e si finisce con un Saint Simon con un elenco che sfiora il centinaio di villaggi, elenco che continuerebbe ancora se ci spingessimo fino alla foce del San Lorenzo. Una visita la merita l'
Isle aux Coudres,
ventosa isola al centro del fiume, fiume che qui' e' largo 'solo' 30Km, mentre alla foce supera anche i 50Km. E' comunque difficile dire dove finisce il fiume e inizia l'oceano; basti pensare che l'acqua salata alle volte si spinge fin quasi alla citta' di Quebec.