Un vento impetuoso ci aggredisce mentre al cospetto di
Castel Borello proviamo a convincerci di aver fatto bene a muoverci in questa fredda giornata... Le nostre motivazioni sono messe a dura prova ed anche il paesaggio sopra i nostri occhi desta sorpresa, non lasciando presagire le abbondanti quantità di neve di cui si fantastica in questi giorni.
Ma ormai siamo qui e non servono molte parole per decidere di mettersi in marcia comunque, sulla strada appena innevata.
Poi man mano, un soffice manto di neve inizia ad avvolgere tutto. Quando, ormai stufi di un lungo e un po' monotono percorso nel bosco, scorgiamo le
indicazioni per la nostra meta recuperiamo le forze:
il sole brilla in cielo ora limpidissimo, facendo splendere la
neve di cui sono vestiti gli alberi, quasi addobbati per festeggiare il nostro arrivo in questo luogo addormentato. Una
cappellina ci fornisce riparo e permette di consumare i pochi viveri e bevande calde.
In breve è l'ora del ritorno: un giro nella
borgata di Cervetto, sepolta nella coltre invernale, quindi dietro-front per ritornare sui nostri passi e seminare nel cuore un ricordo profondo delle emozioni che la natura ancora una volta ci ha donato.