Premio fedeltà, così la potremmo definire questa magnifica giornata solare d'Ottobre... La fedeltà premiata è quella alle pareti, alla scalata. Ieri nonostante le condizioni inclementi abbiamo perseverato ed oggi eccoci premiati da un caldo e luminoso sole.
La
Valle Stretta con le sue formazioni in stile dolomitico è uno scenario da favola in questa cornice autunnale, in cui le pareti di bianco calcare si stagliano su
fondali dorati dai biondi larici.
Scegliamo di salire verso la Torre seguendo la traccia di
sentiero che risale a ripide volte il pendio detritico tra i pini mughi (a sx rispetto al conoide detritico poco coerente che conviene percorrere in discesa). Non è immediato reperire l'attacco della traccia in questione ma l'importante e non lasciarsi invitare da numerose tracce che spostandosi a destra conducono fatalmente alla ripida china di detrito instabile. Conviene invece tenersi debitamente a sinistra tra mughi e rododendri.
Attraversato in alto il conoide detritico si è al cospetto dei gendarmi della
Punta Marta (a sx) e della
Monaca (a dx).
Scavalchiamo la selletta e per facili roccette siamo al cospetto della nostra via, classicissima e iperfrequentata via di stampo dolomitico (per la verità l'esposizione è modesta).
Salita della
Punta Marta con due lunghezze di corda con qualche passo di V, ci si
cala poi nella forcella con una breve doppia, per poi riprendere sul filo dello spigolo sinistro della Torre vera e propria. Begli
scorci sui gendarmi e sulle dolomiti della "Valle Stretta" si aprono durante la salita.
Ancora un passo di IV+/V, poi belle
placche fessurate ed infine un
diedro finale di puro divertimento, prima di giungere sulla vetta alla classica
Madonnina.
Il sole è caldo e proprio non sembra possibile che solo ieri il clima fosse uggioso e freddo!
Rifocillati con la solita "razione K" del buon alpinista ci rimettiamo in marcia per cercare le
calate in doppia e le tracce di discesa. I
canali da percorrere non presentano vere difficoltà ma la quantità di detriti rende particolarmente necessaria la vigilanza e attenzione per evitare di lapidarsi, fino a quando si mette piede sull'
ultimo pendio di detrito fine che è possibile scendere letteralmente sciando...