Allegra comitiva allietata dalla presenza di un trio di 'camoscetti' che, armati del loro zainetto, non si lasciano neppure intimorire dall'impetuoso Sangone che ci obbliga sin dall'inizio a
problematici guadi...
Camminata nella verde
faggeta, con un sottobosco sorprendentemente ricco (mirtilli e rododendri), che a tratti lascia scorgere panoramiche sui brulli monti circostanti e qualche bella parete di roccia (come i
Picchi del Pagliaio).
Se non fossimo certi di essere partiti da Forno di Coazze parrebbe quasi d'essere in qualche luogo degli Appennini in centro Italia...
Poco prima della meta incontriamo la bella
palazzina Sertorio (a quando l'inaugurazione del centro didattico-naturalistico?).
Sosta pic-nic e poi nuovamente in marcia per vedere quel che resta del
Forte San Maurizio, fortino sabaudo del XVII secolo, costruito in funzione anti-francese. Qui il panorama si apre arioso verso il Colle la Roussa e l'Alpe Sellery a monte.
Ritorno dalla strada bianca del versante sinistro che consente di chiudere ad anello l'escursione e di ammirare le
cascate della Loja Scura ed i
bei pianori prativi di fondo valle.