Sentiero nella macchia, profumi di resina e salsedine: arranchiamo sulle falde delle pareti che separano Morgiou da Sormiou in cerca di un accesso alla via che intendiamo scalare. Discesa per esposte cenge sospese nel vuoto, qualche passo di arrampicata e siamo al cospetto della
Voie de Levant (falaise du Canceou, TD 6a+ max). Splendido ambiente di roccia bianchissima, come dolomiti del mare.
Dalle alte scogliere di Morgiou, candido calcare sul blu argenteo del mare, assistiamo ad tramonto... infinitamente romantiche nelle calde luci della sera, queste rocce si colorano come l'enrosadira tinge di rosa la bianca dolomia delle Alpi Orientali...
Rumore delle onde, fruscio del vento di mistral e un colpo d'occhio sulle isole di Marsiglia... è un paradiso di mare e di roccia. Scaliamo sotto la magnifica cresta de La Candelle, su Le Socle de la Candelle, nuovamente la scelta cade tra le vie classiche, che ormai abbiamo cominciato a temere...
Voie de La Civa (Socle de la Candelle, TD- 6a max).
Usciamo tardi sulla 'cima' e ci attende una delicata discesa in un canale detritico, poi un cielo in fiamme alle spalle delle Calanques ci guida nel silenzio delle tenebre verso la grande città...
Ultimo giorno tra queste pietre calcaree, ancora una classica, una firma del 'greco', George Livanos, il fortissimo di Francia:
Grand Dièdre Jaune (Crêt Saint Michel, D 5b max).