Partite all’alba, ancora appesantite dall’abbondante cena precedente, incappiamo subito in un grosso imprevisto: il forte di Fenestrelle, meta della prescelta escursione, era chiuso.
Sprovviste di attrezzatura e mappa, improvvisiamo un itinerario in zona, girovagando per paesi caratteristici, sentieri e strade montane.
Raggiungiamo
Usseaux, abbandoniamo il “canguro” con il motore in panne, e ci incamminiamo per il paese, rinomato per le fontane e gli affreschi sulle case. Accompagnate da una splendida giornata di sole, decidiamo di proseguire “a piote” fino a
Balboutet, il paese delle meridiane. Intanto l’ombra di una delle meridiane segnava le ore 12.00 ed i morsi della fame cominciano a farsi
sentire…optiamo per un picnic nei prati.
Sempre “a piote” proseguiamo lungo il
sentiero del Plaisentif fino al
Pian dell’Alpe, un bellissimo altipiano punteggiato, in questa stagione, da numerose varietà di fiori montani.
Di fronte ai nostri occhi uno spettacolo di
orchidee e violette: una vera sorpresa! Talmente tante violette che i pastori della zona si sono inventati un formaggio aromatizzato alla viola, tipico della zona, che porta il nome di Plaisentif.
E intanto salendo calpestiamo le ultime
lingue di neve dimenticate dall’inverno, alle pendici del Colle delle Finestre, un po’ lontano però da raggiungere a piedi.
Pranziamo in un pratone e a panza piena ci viene un’idea geniale: perché non raggiungere il colle attraverso la
strada panoramica dell’Assietta e ridiscendere dal versante della Val Susa? Così a passi lunghi e ben distesi raggiungiamo il canguro rimasto ad Usseaux e saliamo fino al Colle delle Finestre.
Che spettacolo! Uno
spartiacque tra la Val Susa e la Val Chisone…non una nuvola, 26°C!
Ancora neve e non poca nei punti più a nord.
Che corse, che risate, che panorama lassu! Ma dobbiamo scendere…e che
discesa ripida e tortuosa la carrozzabile selciata che porta a Meana di Susa! Il canguro alla prova, temerario scende come un piccolo fuoristrada conducendoci fino in fondo valle.
Indimenticabile giornata!