Dopo le peripezie per ritrovarsi... all'alba delle 11 optiamo per
un inizio in piola. Tutti quanti scassati dalle mangiate di fine anno e dalle gite precedenti, dopo un buon bicchiere di "rosso" finalmente
ci incamminiamo...
Armati chi di racchette, chi di sci, chi di
entrambi risaliamo le chine nevose ai piedi dello Sbaron. La
carovana parte unita per poi sdoppiarsi: un gruppo di testa con più birra, un gruppo di coda con più "vino"... in corpo.
Anche la vetta non era un miraggio comune; chi optava per la destra, chi per la sinistra... infine lo svacco alla baita più vicina mette tutti d'accordo e riunisce il gruppo per una
sosta con spuntino.
La giornata serena e solatìa ci ha permesso di apprezzare panorami ormai conosciuti, ma sempre nuovi per le visuali innevate non così usuali, ormai.
Monviso, Cristalliera, Barre des Ecrins sono alcune delle vette che ci sono affettivamente vicine e che oggi si sono lasciate ammirare in tutto il loro splendore.
E dopo essersi rifatti gli occhi, una bella
discesa per rifarsi... il fondo schiena!
Abbandonati i ciaspolari sul percorso, anch'essi veloci come gazzelle, gli altri tre gadan si lasciano più o meno dolcemente scivolare sui pendii innevati. Talvolta qualche
bella pennellata sulla farina lascia un'effimera traccia del nostro passaggio.