In cerca di una salita che ci faccia gustare sensazioni di alta montagna, immaginando d'essere su affilate creste tra vertiginosi vuoti glaciali, in realta' ci risvegliamo in 'groppa' ad una modesta crestina di buona roccia nelle piu' domestiche
Placche d'Oriana.
Senza nulla togliere in dignita' a queste pareti, purtroppo la via Spigolo Verde si rivela un po' facilina e con pochi spunti per la nostra fantasia di alpinisti: sovente lo speroncino di roccia dista pochi metri dal terreno circostante e solo in alcuni passaggi si presenta davvero
aereo.
Completiamo la via giungendo sulla 'vetta' che ci permette di abbracciare con lo sguardo tutta la bassa
Vallee, fin verso i massicci del Rosa nascosti dalle bufere. Un colpo d'occhio anche verso il basso, dove scorgiamo la
Corma di Machaby, piccola e minuta da questa prospettiva.
Il prosieguo sulla Rue de la Guerison e' di tutt'altra soddisfazione: quattro lunghezze nell'ordine del V, con diversi spunti di interesse, dalle
placche ai muretti
verticali ben appigliati.
Concludiamo alla
festa patronale dell'allegra borgata di Courtil, tra salumi e formaggi, pani casarecci e suoni di clarinetto e fisarmonica.