46 km, disl. 3500m circa, 8 ore
Questa gara di trail è, in effetti, un po' particolare. La distanza, 3 km in piu' oltre alla maratona non sembra tremenda, ma il dislivello associato a questo percorso da' un che di 'peperino' all'avventura... Si tratta di un interminabile saliscendi ad anello che ferma l'altimetro a 3500 m di dislivello positivo circa. Percorso decisamente montanaro, rispetto ad altri trail meno 'ripidi'...
Sarà forse che Piero mi spinge sempre a scattare foto e scrivere racconti per far vivere il sito, ma prendo sempre volentieri qualche attimo per scrivere. A volte mi pare quasi di giocare al giornalista... Vecchio sogno...
C'è qualcos'altro qui dentro. Questa gara è speciale. Si tratta di un'ECOTRAIL, marchio recente e unico, che per ora riguarda solo due gare di corsa in montagna, in Francia. Cerca fino allo spasimo di promuovere un atteggiamento eco-logico, e di dare l'esempio. Niente bicchieri di plastica buttati via dopo i rinfornimenti, niente segnavia di plastica. Tutta roba biodegradabile o riutilizabile. Da bravi 'amanti della natura', possiamo apprezzare quest'atteggiamento.
Vi partecipo per lavoro, stranamente, perché sono piano piano diventato specialista dell'accompagnamento nutrizionale dello sportivo. Allora dimostro, correndo, che non mi accontento di parlare (da buon formatore scientifico), produrre protocolli o seguire atleti (da 'micronutrizionista dello sport'). Applico sul campo, e ottengo 'mio malgrado' dei risultati soddisfacenti. Come mai i dolori articolari che limitavano la mia motivazione a correre sono spariti? Lo so bene il perché... Come so perchè questi allenamenti non mi hanno dato tendiniti o dolori che non abbia saputo curare o prevenire!
E cosi' mi ritrovo questo 20 settembre alla base degli impianti di Sommand, nell'Alta Savoia, pronto a partire, con l'amico Anthony che sarà molto più veloce di me (non cerchero' nemmeno di seguire questo ex-triatleta di alto livello). I banchi di nebbia che ricoprono i pendii che scenderemo per ultimi fino all'arrivo ci ispirano poco. La temperatura è bassa, e tale rimarrà per la maggior parte della giornata. Già bello che non piove!!!
Col sorriso, mi metto dietro alla linea di partenza, e con qualche minuto di ritardo sull'orario previsto, partiamo, senza angoscia, senza fretta, con la speranza di finire. Ho la pancia sotto sopra, ho dormito male, mi sono allenato meno del solito nell'ultimo mese... Avrei tanti motivi per fermarmi prima ancora di iniziare, ma rimando, pensando 'posso finire, mi conosco, basta mettere il pilota automatico'. La salita al primo colle passa come se niente fosse... Non mi aspettavo di riuscire a correre cosi' bene dall'inizio pero'! Allora niente foto... le faro' più tardi. Quando avro' bisogno di far più pause!
Neanche un'ora dopo, abbiamo già fatto 5 km... Non è possibile! sono troppo rapido rispetto al solito. Avranno sbagliato. Mi sento bene, se non penso alle fitte che mi prendono la pancia ogni tanto. Proseguo, riesco a correre più a lungo del solito, anche in salita. Strano... Cerco di rallentare, ma il cuore funziona alla perfezione. 150/160 battiti al minuto.
Lungo il percorso incrociamo tante persone che ci spronano con molto entusiasmo. Ogni volta è una gran botta di energia che ci viene regalata!
Per ora c'è comunque poco dislivello. Non ti gasare, vecchio mio, dico... Avevo previsto di arrivare al primo rinfornimento in due ore circa, e ci arrivo in un'ora e mezza scarsa. Buon segno, ma non vuol dire che le otto ore mi basteranno. Mi fermo un attimo, bevo, ma non faccio riempire il mio camelback ancora pieno dei tre litri di bevanda energetica 'speciale'... Con quella riesco a muovermi per ore e ore senza fermarmi... Tutto garantito senza doping! Ho solo in più l'intima conoscenza del funzionamento di ogni cellula, il significato di ogni sintomo... Ho i miei indizi per gestire le mie forze.
Ho i miei indizi per gestire le mie forze. Tutto il resto è forza mentale di andare fino al traguardo. Il fisico non è niente a confronto.
Seconda grande salita, fitto bosco , bella sterrata rilassante, ripido sentiero 'single track' (monotraccia), nebbia. Certi passaggi sono scivolosi. Saliamo sempre di più, 1400m, 1500m, il bosco si fa meno fitto... Accelero controvoglia quando un gruppo di vespe incazzatissime aggrediscono le nostre gambe con delle punture dolorosissime... E in meno di cinque ore, arrivo al culmine della nostra giornata 2200m circa... 'solo più 20km'... non oso fidarmi... eppure è vero, ma chiaramente questa lunga salita interrotta da perversi falsipiani ci ha tutti stancati per bene, e siamo ben lungi dall'aver fatto metà del dislivello promesso!
Inizio la discesa, piano, sento la stanchezza della lunga salita appena compiuta. A questo punto mi assalgono i dubbi... al solito: 'questa stanchezza che sento... è forse l'intestino che brontola da stanotte? Sono mica partito troppo in fretta? Ho bevuto troppo poco?? Ma non ho segni di mancanza di Magnesio... I muscoli stanno bene... allora che cos'è? I piedi che fanno male... ah... sbagliato scarpe allora? Ste scarpe dannate, le ho pagate poco ma adesso vedi che mi fanno chiudere prima del dovuto? E ste fitte alle gambe quando corro in discesa... acidi... non ho bevuto abbastanza ma non sento minimamente la sete... vabbè, vediamo al prossimo rinfornimento come va, intanto alterno corsa e camminata, e sopratutto bevo'
Un pensiero gira... mi accontenterei già di questo... sto bene... sono a posto..
'Non ti fidare! è solo che la diminuzione dell'assorbimento di aminoacidi ramificati a livello del sistema nervoso centrale provoca l'aumento della produzione di serotonina che ti da' la sensazione di 'stanchezza centrale'!... Ma Vaaaf...! ne ho le palle piene!' Dialogo intimo... Poco dopo il rinfornimento, incrocio il secondo cartello 'solo più 20 km'... I tracciatori hanno le orecchie che fischiano...
...
COME??? SOLO PIU' 20???
Cosi' dicevano già un'ora fà!!!! Elastici sono, sti chilometri... Fa parte del gioco, gestire questi pensieri. E proseguo. Scendo ancora, risalgo, scendo, trovando qualche compagno di sventura per attaccare bottone. Questa volta non mi ritrovo nei panni del principiante... non ci sono abituato... ma do' volentieri qualche incoraggiamento al ragazzo che cerca di riprendere il ritmo dietro di me. Chiacchierando gli rido' fiducia. è più leggero di me, più allenato. Ce la farà! Basta riprendere fiducia!
Penultima salita. Qualche centinaia di metri prima rallento, cammino. Devo recuperare prima della salita. I miei quadricipiti sono tagliati apposta. Non devo rovinare il mio punto forte. Allora si riproduce la solita scena...
Nota: Parto piano, qualcuno mi supera, velocissimo, e dieci minuti dopo, passo dopo passo, lo supero per non rivederlo più... Vedo persino qualcuno scoppiare di brutto, vomitare il salame troppo grasso mangiato poco prima...
Bevo tanto, mangio poco. So bene quanto serve alle mie cellule per funzionare. Prima ancora dell'aver digerito salame o prosciutto per produrre energia, saro' già al traguardo. Un pugno di frutta secca, mezzo litro d'acqua, riempio il mio camelback, e riparto.
Ora mi ritrovo alla base dell'ultima salita. Sarà lunga. Rimangono ancora 800 m positivi...Vuol dire che abbiamo fatto fin'ora più di 2700m di salita. Ormai non posso più mollare. Sono più di sei ore che siamo partiti, e ho deciso in cuor mio, che avrei superato il traguardo.
Ogni tanto mi fermo per fare qualche foto... Il meno possibile, non voglio mollare. Risalgo lungo gli impianti, scendo, di nuovo piste da sci... questa qua deve essere una discesa difficile... Proseguo... supero qualcuno, qualche arzillo sessantenne mi supera... Mai fidarsi dei capelli grigi. Sono i più testardi!
Arrivo all'inizio della cresta del Marcelly, 2000m di quota, per una cavalcata prima nei boschi, poi all'aria aperta. Mentre sto facendo una foto al sentiero, due persone mi propongono gentilmente di farmene una... Unico ricordo possibile del mio sguardo determinato... Accetto.
Poi si continua lungo questa cresta nebbiosa, a destra, sempre a destra, di colpo a sinistra sopra un vuoto nascosto dalle nubi... Ancora una salita... una discesa... altra salita... che fatica!
Ora arriviamo sull'ultima vetta, senza neanche assaporare il piacere di averla raggiunta. Unica ossessione, scendere! Ancora 5 km... Sembrano lunghissimi, ma piano piano arriviamo all'ultimo, e correndo, passiamo il traguardo di questa giornata folle... E come sempre, il pensiero viene naturale... Potevo fare qualche chilometruzzo in più... Non sono poi cosi' stanco... aaaah... l'anestetizzante piacere del traguardo fa sempre il suo effetto...
Non, basta, sono a posto per oggi. Doccia, un bel piatto di insalata di riso, con spiedini, patate, salsiccia, petto di pollo... Un pezzettino di formaggio per festeggiare, la torta di mele... e via dall'osteopata!