In un pomeriggio che non promette altro che temporali ci avventuriamo intrepidi su per le pendici del Mombarone, sopra Trovinasse, nell'Alto Canavese.
Verde smagliante dopo la pioggia, dolci aromi nell'aria e
fioriture primaverili, insieme all'aria frizzante stimolano tutti i sensi e invogliano a salire, a guardare oltre, inanellando piccoli traguardi uno dopo l'altro: un alpeggio dove incontriamo una mandria di mucche poco accoglienti ed una
giovenca col suo puledro, un casolare con l'aia popolata da bei galletti che attirano l'interessa del nostro
lupo di monte, l'Alpette, il
ponte della Marina...
Gli incontri floreali sono riservati a coloro che dispongono il cuore e la mente verso queste presenze discrete, silenziose:
orchidee spontanee,
narcisi,
mughetti ed altre varietà botaniche incontriamo sul nostro cammino, ed anche la nostra mascotte sembra apprezzare...
Scendiamo più a valle per recuperare due fanciulle oggi più propense alle fatiche della pancia che quelle della salita e ci avviamo alla cena tipica canavesana: ovviamente a base di erbe spontanee, tra cui le
ajucche, sorta di spinacio selvatico.
Un
brindisi finale conclude degnamente questa giornata dove tutti i sensi sono stati solleticati.