Primo giorno, sulle orme di un grande dei monti Pallidi, grande alpinista ed eroe della Resistenza.
Una figura quella di
Ettore Castiglioni che mi affascina da sempre, almeno da quella sera lassu' in Valpelline, presso il rifugio Aosta, in cui lessi tutto d'un fiato la sua biografia...
Percorrendo le vie di Castiglioni si resta meravigliati dalle capacita' di scalatore e dal fiuto nel ricercare in modo logico una via di uscita su verticalita' notevoli per l'epoca (gli anni '30).
E noi con doveroso rispetto, consci della nostra mediocrita', ci mettiamo sulle sue orme, armati di tutto punto coi nostri friends, scarpette, corde omologate, imbragature...
Alla fine, le sei lunghezze ci deliziano con passaggi di bella scalata, dagli strapiombi ai camini, dai diedri ai muri verticali difficilmente proteggibili (ma che 'pelo' aveva il Nostro!!).
Mettiamo piede per la seconda volta sulla Torre, questa volta alle calde luci del tardo pomeriggio, non come quella
prima volta sotto un cielo plumbeo e sferzati dalla grandine.