La pazienza si sa' e' una virtu' e alle volte premia. Aspettavamo da tempo un fine settimana fresco e ventilato per affrontare la nebbiosa e mutevole Ostanetta, memori dell'
ultima volta quando facemmo l'ultimo tiro sotto la grandine. In quell'occasione il gadan testardo (Piero ndr) se lo volle fare a tutti i costi anche se era il piu' difficile della via (il tiro del tetto a Z). Questa volta le premesse erano diverse, anche se la strada sterrata, impercorribile dalla nostra vetturetta, ci ha costretti ad una partenza dal 'tiro al bersaglio', poco oltre Rucas. Vabbe', circa tre quarti d'ora in piu' di cammino, tra le lamentele del solito gadan anziano che vorrebbe arrivare alla base della parete in auto....uffa!!! La parete e' ancora in ombra (e lo sara' fino a meta' della via), la temperatura fresca e gradevole e la compagnia allegra cosa vogliamo di piu'? Anche il panorama ci regala viste fino al
Monte Rosa, Cervino, Gran Paradiso ma il gadan anziano preferisce rimirare la sua Val Luserna, dal Frioland all'agriturismo La Pala' alle ferite inferte nella montagna dalle cave di pietra; al massimo spinge il suo sguardo fino in Val Pellice per indicare agli altri la catena che parte dal Vandalino e prosegue con le due punte del Vantacul poi la punta Vergia, il monte Costigliole e poi su su fino al Cournour e la Punta Cialancia.
La via della Fessura, tracciata da F. Michelin e Corrado Sartoretto nel 1989 e' al limite delle capacita' arrampicatorie del nostro vecchietto il quale, ripetendosi il mantra mentale 'ma chi me l'ha fatto fare...', riesce a trovare ancora la forza di districarsi tra corde, fessure, placche, diedri, spigoli, strapiombini e quant'altro. Per fortuna che c'e' il gadan esperto che si tira tutti i tiri e una dolce donzella che mi sprona a raggiungerla lasciandosi scherzosamente agguantare la caviglia quando giungo esausto alle soste. La componente fondamentale, il divertimento in compagnia, comunque non manca nonostante un friend incastrato che il gadan testardo (e spilorcio) ha impiegato mezz'ora ad estrarre. Il sospetto e' che la parete gliel'abbia restituito, spaventata dal fiume di imprecazioni che stava ascoltando. Per fortuna che lo spilorcio non ha provato a togliere un altro friend incastrato da tempo un paio di metri piu' in su (e' all'ultimo tiro se a qualcuno interessa), altrimenti saremmo ancora la'. Non ancora soddisfatta, la parete ci ha giocato uno scherzo finale, il classico incastro della doppia,
un incastro impossibile a descrivere, fortunatamente ad un paio di metri dalla sosta. Alla fine, dopo le calate, non ci resta che festeggiare gadaneggiando in
pose statuarie, facendo
il cubista,
mangiando mirtilli e soprattutto divorando una pizza nella mia pizzeria di fiducia a Luserna Alta (non posso dire che e' la Pizzeria il Buongustaio perche' altrimenti sarebbe pubblicita'). That's all folks... alla prossima! P.S.... ho finalmente capito il perche' di tutti quei peli sul viso.... c'era la
luna piena.... auuuuuuuuuu!!!!!! P.P.S. i commenti sui capelli NON sono graditi... chiaro?