...eravate preoccupati, nehh? vi chiedevate:ma che fine ha fatto Papik? Tranquilli!!
...non sono stato rapito dagli alieni, ma le vicissitudini della vita portano a volte su altri sentieri.
Questa mia nuova e' per raccontarvi delle nostre avventure in quel di Traversella, ehh si perche' quando la Famiglia Papik si muove, non cerca avventure, e avventure cercano noi!
Partiamo in un mattino afoso gia' dalle 08:00, armati di tutto punto, tra ferri da arrampicata,corde,panini,teli da pic-nic e quant'altro. Arriviamo a Treversella, con il clima sempre piu caldo, (la tentazione di rimanere rintanati in macchina con il climatizzatore acceso era forte...), breve
colazione e viaaa ad inerpicarci su per il
ripido sentiero che porta al
rifugio B.Piazza (1050m) e qui la prima situazione critica.
Infatti vediamo coricato in mezzo al sentiero un uomo anziano, affiancato dalla moglie decisamente disorientata.
Chiediamo cosa e' successo e diamo le prime opere di pronto soccorso, l'ABC del primo intervento, collocazione
del ferito,etc.ect..., ma la situazione richiede il 118 elisoccorso per precauzione.
Una ragazza di un malga nelle vicinanze chiama il 118, nel frattempo rimaniamo con il ferito.
Indaghiamo sull'accaduto: l'uomo oltre i 70 anni che prima di salire in montagna in una giornata torrida dove anche i cammelli andrebbero al bar, prende 2 pastiglie per abbassar la pressione, in piu' accaldato beve acqua fredda..
..rischia un infarto! Congestione poi accertata dal medico del 118.
Morale: mettendo in pratica quel poco imparato con il corso di Alpinismo, aiutiamo l'elicottero a trovarci e scendere. Una doverosa considerazione: noi muntagnin non saremo mai troppo grati a questi ragazzi che a rischio della loro vita si calano da elicotteri in posizioni assurde, il pilota ha tenuto quel bestione a 2 metri di altezza dal sentiero posto su un costone della montagna, le pale erano vicinissime a rocce e prato!! sia in fase di discesa che salita del personale!
I ragazzi del 118 ci hanno chiesto una mano a trasportare l' infortunato fino al punto di raccolta,infortunato che nel frattempo ha ricevuto una flebo, controllo della pressione, elettrocardiogramma da campo ed e' stato imbarellato....il tutto sul ripido sentiero!
Decidiamo che Anna e Stefano proseguano verso il rifugio, rimaniamo io e Federico + un malghese a supporto del 118. Assistiamo increduli alla verricellata di salita della barella (l'elicottero non poteva atterrare in nessun posto vicino) poi stanchi e fradici di sudore riprendiamo il cammino
verso il Piazza, raggiunto ormai in tardissima mattinata. Tempo di riprendere le forze e via sulle pareti, settore
Speranze. Il caldo era pazzesco, la roccia incandescente , ma noi imperterriti scaliamo, su gradi alla nostra (e mia)
portata(
Federico e Stefano scalavano con gli scarponi...), che comunque erano gia' notevoli per loro (...e per me visto 1 anno
di totale digiuno da roccia!). Infatti Federico si sciroppa un 4B+(grado scoperto dopo...) e Stefano, all'inizio un po' impaurito, alla fine si e' fatto un po' di 3C.