Aria di cristallo e cielo blu fanno da sfondo a splendide montagne ancora ben innevate: siamo in alta Val Maira, sul sentiero che si inerpica sotto l'incombente prua della Croce Provenzale. Fatichiamo con la pesante zavorra dei nostri zaini, carichi di ogni 'provvista alpinistica', dalle corde ai nuts, fino ai vari salumi e formaggi!
Ma la vista dei panorami che si aprono ai nostri occhi ci sprona a salire: le cascate dello Stroppia a sinistra, le pareti della Provenzale innanzi a noi.
Purtroppo a meta' del nostro cammino siamo 'costretti' a mettere in castigo la Vale... (in verita' un malanno le impedisce di far parte fisicamente della cordata, ma certamente con lo spirito ci seguira' fino in vetta).
Eccoci alla fine di fronte all'agognato Spigolo.
La via offre soddisfazione a tutto tondo: esposizione, verticalita', buona roccia, lunghezza.
Siamo in vetta e per entrambi e' occasione di rimembrare i tempi passati

Tra malesseri, incertezza meteo e defezioni varie i nostri si dedicano all'esplorazione cultural-paesaggistica di Elva e bassa valle.
Risalito l'aspro vallone che conduce ai pianori di Elva, siamo alla borgata Serre. Qui ci attendono gli splendidi affreschi del Maestro d'Elva, tale Hans Clemer pittore del XV che lavoro' alla corte dei Marchesi di Saluzzo. Un'epoca in cui la Valle era tutt'altro che 'maira'...
Girovaghiamo per pascoli fioriti e colli, poi riprendiamo la strada per la bassa Valle.
L'incontro con San Peyre a Stroppo e' fulminante: immediata la rievocazione della scena finale de Il Vento fa il suo giro.
Prossima tappa la romanica chiesa di San Salvatore che custodisce preziosi cicli di affreschi dal '200 al XV secolo.
E concludiamo con una rapida visita al villaggio di Camoglieres sovrastato dalla parete delle Farfalle