...piu' che 'a funghi'!
Molti abitanti silenziosi degli umidi anfratti del sottobosco, sfilano dinnanzi ai nostri occhi, dando sfoggio di colori e forme capricciose.
Boleti ed amanite occhieggiano tra le foglie di castagno ormai rinsecchite, ma nessuno di questi 'folletti vegetali' ha l'aspetto invitante o evoca lauti risotti e tajarin...
Infatti ci accontentiamo di respirare l'aroma fungino di cui l'aria e' intrisa, mentre l'unico frutto di bosco di cui facciamo incetta sono le ottime castagne.
Passeggia, passeggia, il terreno sempre piu' impervio, alle falde delle falesie del Bracco, ci ritroviamo con le mani sulla roccia per superare ripidi salti che ci conducono fin quasi sulla piatta sommita'. Ritrovato il comodo sentiero chiudiamo il lungo anello toccando il sito di
Rocca la Casna, un trampolino di roccia proteso sulla Valle Po, istoriato di misteriosi segni di un passato remoto, segni lasciati dai nostri lontani progenitori che abitarono queste terre prima di noi.