Una stupenda giornata estiva (finalmente!) invoglia a salire di quota e sfiorare i fatidici 3000...
Senza troppo badare alle condizioni di innevamento, ci spingiamo oltre il Pian del Re, sempre sorvegliati a vista da
sua Maesta' il Viso e dalla sua corte. Le praterie alpine sono di nuovo cosparse di colori appariscenti su un fondale verdissimo.
Piu' in su e' ancora il regno delle nevi, dove le prime timide fioriture di soldanelle testimoniano l'inizio della primavera.
Marciamo con un po' di fatica sulla neve frolla, con un occhio di apprensione per le nebbie incombenti...
'Les italiens font cuire les pastas' dicono i cugini francesi ed hanno ragione! Pare che pressoche' tutti i di', all'ora di pranzo, i vapori dell'immenso pentolone padano debordino verso il vicino Queyras.
Vabbe' nebbia o non nebbia procediamo fino alle casermette ed infine all'ultimo strappo sul ripido nevaio che conduce all'ingresso del Buco di Viso.
Purtroppo la stagione e' ancora indietro (o noi troppo ottimisti) e l'ingresso e' a mala pena accessibile sotto la neve. Il Buco e' impraticabile per la neve presente all'interno e nessuno ancora ha neppure tentato l'impresa. Pazienza sara' per una prossima volta, magari a stagione inoltrata.