max V, 400 m. sviluppo
Non cercatela sulle guide, non troverete relazione alcuna...
Nessun testo sacro dell'arrampicata cita una 'via per la croce di Sanfront', eppure non ci fregiamo del titolo di apritori di alcun nuovo itinerario sul ben noto 'panettone' (per gli amici :-) del Monte Bracco.
Abbiamo semplicemente ed istintivamente seguito una linea di salita, tra la scalata e l'escursionismo, verso l'enorme croce che sovrasta il versante sud.
Tra una ciacola e l'altra camminiamo e scaliamo con naturalezza, scarponi ai piedi (tranne pochi tratti placcosi), risalendo svariati salti di roccia dello Sperone Centrale e della barra rocciosa finale.
Qualche protezione veloce ci assicura in qualche passaggio scabroso onde evitare che la serenita' del momento venga turbata dal pericolo. Non mancano comunque alcuni passaggi 'interessanti', specialmente se superati come (o quasi) i padri dell'alpinismo... ossia con scarponi ai piedi.
Una giornata dunque trascorsa nel calore dell'amicizia a condividere un panorama sempre emozionante, ma anche a discorrere, a condividere un'ottima toma offerta dal previdente Max, a sorseggiare un liquore o una tazza di the' fume', sempre al cospetto (e nel rispetto) di sua Maesta' il Re di Pietra.
P.S.: questa salita e' dedicata al caro Gianni che per qualche settimana dovra' restar digiuno di roccia, ma che tornera' allora piu' pimpante che mai su queste pareti!