Tornare al Bec Raty e' sempre un piacere per le numerose possibilita' di arrampicata di tipo classico e l'ambiente di montagna nonostante un avvicinamento comodo e un rientro altrettanto agevole.
In questo caso e' un ritorno alla prima delle vie da noi percorse qui, lo
Sperone Centrale, ormai sette anni fa.
Si tratta di una salita non eccessivamente impegnativa dal punto di vista delle difficolta' in scalata, ma che richiede attenzione per la roccia in alcuni tratti poco solida o per i terrazzini invasi da pietre instabili.
Anche l'individuazione del percorso migliore, sostanzialmente per concatenare le diverse soste attrezzate (generalmente con uno spit e un chiodo), non e' sempre cosi' facile, dovendosi interpretare diverse relazioni non sempre coerenti tra loro. Noi in particolare ci siamo affidati alla guida 'Dimensione quarto' che cerca di mantenere le difficolta' entro il V grado... non sempre riuscendo nell'intento... La descrizione dei tiri corrisponde abbastanza con quanto riscontrato da noi sul terreno, tranne il penultimo tiro, dove la sosta e' posizionata sotto un muro verticale, mentre il traverso di 12 metri a sx citato dalla guida e' possibile effettuarlo solo alcuni metri piu' bassi rispetto ad essa. Giunti alla sosta, dunque, o si prosegue come indicato sulla 'Guida dei Monti d'Italia', affrontando un passo di V+ e poi VI oppure si e' costretti a scendere e traversare secondo 'Dimensione Quarto'.
In soldoni il consiglio e' di seguire una relazione sola e non lasciarsi tassativamente tentare dalle soste gia' preparate.
In questa nostra ripetizione siamo stati 'accompagnati' da una numerosa truppa di altre cordate (ben tre dietro di noi!) come forse mai questo itinerario vide prima...
Fortunatamente l'unica pietra involontariamente da noi staccata durante la salita non ha colpito alcuno, ma certo e' da ribadire che risulta poco consigliabile accodarsi ad altre cordate su questo tipo di terreno.
Evviva comunque al Bec Raty, ancora una volta terreno di gioco per noi amanti del genere.