Dopo il consueto malanno di stagione sotto le festivita' natalizie finalmente una uscita escursionistica.
L'ambiente e' quello del Monte Bracco, un piccolo mondo dalle molte possibilita' d'approccio che vanno dalla scalata all'escursionismo, dalla visita di luoghi di cultura alla scoperta dei segni degli uomini che sin dai tempi antichi hanno reso sacro questo luogo.
L'itinerario in questione parte dalle case Ghisolfi, al termine della ripida stradina asfaltata proveniente da Rifreddo, e percorre un tratto di comodo stradello per San Bernardo. Ad una curva, poche centinaia di metri dalla partenza, sulla sx si diparte un'altra carrareccia meno battuta e indicata da un logoro segnale in legno recante la scritta 'Croce di Rifreddo'. Con attenzione a non perdere i segnavia (bolli rossi sbiaditi ma frequenti) e la traccia talvolta non evidente, si perviene sulla sommita' del Bracco.
La vista e' sempre appagante, con la mole del Monviso a dominare l'orizzonte Ovest.
Dalla croce si ritorna sui propri passi sino ad un bivio (gia' notato in salita, nel tratto piu' ripido dell'itinerario): qui una scritta molto sbiadita su di un masso indica 'San Bernardo/Envie'. Un breve tratto di sentiero sotto le rocce che sorreggono la sommita' della Croce di Rifreddo e si perviene sul crinale da cui si gode una vista sterminata fino ai colossi del Monte Rosa. Puntata a Rocca Danna e alle vicine rocce recanti incisioni rupestri, poste a guardia di questo luogo a cavallo tra due mondi, il severo versante est del Bracco di Envie e l'assolato e dolce versante sud di Rifreddo.
Si rientra sulla comoda strada sterrata di San Bernardo che con dolci tornanti riporta alle case Ghisolfi e all'auto.