Finalmente si ricostituisce una cordata gadan doc, assente da parecchio su questi schermi.
Quale migliore teatro della Sbarua che ci vide insieme tante volte in passato?
Desiderosi di macinare metri di scalata, ma anche di 'inventare' una combinazione per noi inedita, decidiamo per una variante della Diretta Carbone.
Si parte dal Torrione del Bimbo, quattro lunghezze di V+ (e qualche passo di 6a) della via Osteria del viandante, giusto per prendere un po' di tono... alcolico!
Si continua sullo storico Cinquetti, via Analcolica (anche se il grado non pare meno 'alcolico' dei precedenti), con altri 6 tiri, che come nel precedente torrione cerchiamo di congiungere ove possibile.
Spostamento a piedi per raggiungere le belle placche del Fungo: qui incontriamo una bella sequenza di
placche 'intelligenti', felice definizione di Marcy (allusione alla necessita' di un briciolo di intelligenza motoria per evitare di rimanere intimiditi innanzi a queste ampie placconate. 4 tiri di morbidez...lunghezza notevole (L3/L4 unite superano di qualche metro le nostre mezze da 60...).
Aggirato il fungo sommitale si scala un breve risalto, quindi ci si cala in un canale per giungere alla base dell'ultimo torrione, il torrione del Nonno.
Ancora quattro lunghezze, con passi di 6a ed anche un tiro valutato 6b ma che a noi pare decisamente di piu': saranno gli zaini sulle spalle? saranno i 15 tiri gia' sulle gambe/braccia?
In ogni caso si tratta di alcune delle piu' belle lunghezze di Sbarua e poi, si sa, la roccia a Sbarua Alta e' veramente stupenda!
Usciamo dal Nonno coi piedi infuocati dalle placche e l'idea di togliere i 'ceppi' (le scarpette) dai piedi e' l'unica cosa che ci motiva. Dunque con scarponcini ai piedi usciamo dall'ultima barra che ci separa dai prati sommitali del Freidour. Da qui un comodo sentiero ci conduce al colle Ciardonnet e alla macchina per consolarci con meritato panino e birra in piola.