max V+, sviluppo 150 m, 4L
Ecco una scalata abbordabile nel Vallone di Sea: gradi sotto il VI, ottima proteggibilita' (uno spit per tiro quando proprio necessario), soste attrezzate per le doppie, che con un po' di attenzione risultano senza intoppi.
La parte piu' ravanosa, ma neanche troppo, risulta l'avvicinamento, su terreno 'malagevole', come riportato su Gulliver. Ma anche qui l'attenzione e un briciolo di senso di orientamento aiutano a trovare la via d'accesso migliore.
Il tiro iniziale ha un paio di passi sul V, ben proteggibili (anzi sul secondo vi e' uno spit), e appare di certo piu' impegnativo perche' salito a freddo. Segue un tiro facile, con qualche tratto piacevole. L3, da noi percorsa nel diedro centrale, offre una bella e facile scalata su bella roccia. Infine L4, che interpretiamo, con buona probabilita', complicandoci la vita: dopo un diedro rotto un chiodo giallo induce a proseguire scalando un diedro chiuso e assai ostico, nonche' improteggibile! Questo passo non ha alcuna parentela col IV+ grado dichiarato...
Molto probabilmente il tiro corretto si trova sulla bella fessura un po' piu' a destra...
Siamo quindi all'intaglio con la cuspide da cui ci si cala, come gia' detto, senza problemi, purche' si presti massima attenzione alle corde per evitare incastri. Con tre doppie si e' alla base.