- quota 1950 m.
- Colle della Vecchia, 2992 m.
Le nubi e le nebbie cingono le vette dei monti, come ormai ci ha abituati questa insolita estate 2014 all'insegna della variabilita' e dell'instabilita'.
Ma almeno una passeggiata, sia pur col rischio di prender acqua, ce la possiamo permettere?
Ebbene si', si parte, destinazione alta Val di Susa.
Una bella mulattiera, eredita' delle fatiche dei nostri alpini, taglia orizzontalmente il ripido pendio del Toasso Bianco, incidendone i vellutati fianchi erbosi, sospesa su orridi precipizi, scarpate impressionanti. Eppure si cammina in totale relax, quasi ignari che pochi metri oltre il sentiero vi sia un salto pauroso...
Solo giunti al valico che mena al rifugio Avanza', volto lo sguardo indietro, si ha una visione chiara del percorso.
Breve ristoro al rifugio e poi di nuovo verso l'alto, attratto da potere magnetico delle alte cime. La mulattiera continua abbandonando la conca della Vecchia e percorrendo il fianco sud della lunga costiera che scende dal Giusalet e termina al modesto cocuzzolo della Trois Pointes. Si incontrano allora numerosi baraccamenti, trincee, ricoveri. Lunghi tratti di filo spinato, garitte, trune e altre fortificazioni su' su' fino ai quasi 3000 m del colle della Vecchia. Quanta fatica per preparare il folle incubo della guerra. Da quell'assurdo rimane l'eredita' positiva dei sentieri, delle splendide mulattiere e dei ricoveri, taluni divenuti rifugi (come l'Avanza', posto avanzato verso il confine italo-francese).
L'anello prosegue discendendo per cresta, tra rocce rotte e facili passi di arrampicata, fino alla Trois Pointes, poi per detriti al lago delle Vecchia, quindi nuovamente al rifugio.
Nonostante la nebbia fitta che ormai avvolge tutto forte e' l'attrazione per la cima del Toasso... L'anello si chiude con breve scalata al Toasso, quindi con discesa in estrema cautela e cercando i passaggi migliori tra la bruma in un'atmosfera ovattata e surreale, sospesi sul baratro sottostante...