Certo l'aspettativa era alta, viste le precedenti esperienze in zona (
normale al Pic d'Asti e
via Pepito alla Rocca Rossa)... Anche i commenti reperiti sul web lasciavano sperare in una bella scalata di media difficolta' sia pur con sapore alpinistico (chiodatura parsimoniosa, roccia da verificare, quota elevata, ecc ecc).
La nostra delusione quindi e' altrettanto alta, quando affrontati due tiri, comunque descritti dai piu' come i migliori, ci rendiamo conto di scalare su roccia piuttosto rotta, costretti a zig-zagare tra
orrende pile di lose anche a causa di
una chiodatura che non segue la logica della parete e che non e' sempre facile integrare.
Non mancano certo tratti di
roccia bella, ma non compensano a nostro avviso i molti passaggi delicati e scarsamente protetti.
Probabilmente noi non siamo abbastanza di "bocca buona" per dare una valutazione di "roccia buona" a questa scalata...
In ogni caso di comune accordo decidiamo di non continuare una scalata di tal genere e a sfidare il pericolo di lapidarci: buttiamo giu' le doppie da S2 dove e' ancora possibile calarsi e, fortunatamente solo con una caduta di pietre che ci lascia incolumi per un soffio, rimettiamo piede alla base.
Un vero peccato, ma siamo felici della scelta e ci consoliamo con il comunque grandioso panorama dalla Sella d'Asti, spaziando dalla
Ovest di Viso ai giganti glaciali della Val d'Aosta, e poi giu' a sud su Chambeyron, Roc della Niera, ...