F+, quota 3365 m., dislivello 1500 m.
Magnifica giornata da tutti i punti di vista. Il meteo finalmente segna un'inversione di tendenza con aria più fresca ed asciutta e lasciando presagire giornate terse. Così è...
Partiamo di buon mattino da Grange della Valle (ore 7:30) con un'arietta frizzante che invita a sgambettare; ciacoliamo per un paio d'orette e mezza, giusto il tempo di raggiungere il Colle d'Ambin (est per la precisione) e il bel bivacco Blais. Tappa ristoro per apprezzare lo stupendo panorama che si apre al di là del colle e per visitare il bivacco (peccato per il disordine lasciato dagli ultimi utilizzatori... no comment!).
Si riparte per roccette sullo spallone che risale verso la nostra meta, dove incontriamo solo un giovane stambecco solitario, per nulla timoroso a inerpicarsi su per pendii di rocce friabili...
Sempre estasiati dall'immenso panorama che ci attornia quasi non ci accorgiamo di essere giunti al ghiacciaio Ferrand; qui la frescura cresce e, calzati i ramponi, risaliamo il pendio scaldando i muscoli su queste pendenze ancora moderate (35 gradi?). Saliamo il più possibile, evitando la traccia "ufficiale" della normale, portandoci fin dove risulta ancora possibile affrontare facili sfasciumi per portarsi sul plateau detritico della vetta. Da lì con qualche tranquillo tornante giungiamo alla meritata vetta: alle ore 12 suoniamo la campana di vetta! La vista è grandiosa, tutti i giganti glaciali sfilano silenziosi sullo sfondo di un bel cielo blu ed anche i fondivalle corrispondono con le mille tonalità di verde...
Gli scatti fotografici non si contano, nell'impossibile tentativo di catturare la bellezza, ma soprattutto le emozioni.
Godiamo di questo momento di paradiso per oltre mezz'ora, osservando ogni particolare, dalle più note vette ai più minuscoli laghetti glaciali; poi riprendiamo il cammino di ritorno, compiendo però un giro largo sul ghiacciaio di Ferrand per poter gustare ancora un po' il piacere dell'alta quota.
Rientrati al bivacco ci soffermiamo ancora un po' per riprendere le energie in vista del faticoso sentiero di ritorno.