L'idea era quella di scappare dal caldo infernale e trovare sollievo e frescura alpina, ma con dei requisiti:
1) sveglia ad un orario accettabile e non levataccia.
2) camminare in luoghi ombreggiati e freschi
3) possibilmente non troppo lontano.
..altro direte voi?? magari una fettina di c...
e invece no! abbiamo trovato la meta giusta: Pont D'Ael, in Val D'Aosta, una
piccola borgata incastrata nel vallone di Cogne, con tanto di attrazione turistica ..
e che attrazione!
Lasciamo la macchina nelle vicinanze di Ameryrelle e ci inerpichiamo su per il ripido
sentiero che porta a Pont d'Ael, ebbene si il
sentiero parte subito ripido mettendo a dura prova gli accaldati escursionisti.
Arriviamo al primo bivio e la pendenza scompare lasciando il posto ad un bellissimo
sentiero che costeggia la valle e si addentra nei boschi di conifere e querce le quali ci regalano momenti di piacevole frescura (quello che cercavamo!).
Dopo un
altro ripido sentiero arriviamo all'imbocco di
una galleria ,realizzata per attraversare la cascata che si forma a seguito dello scarico delle acque dal bacino idrico soprastante, galleria che affrontiamo senza torce e luce, giusto per dare un tocco di avventura in piu' anche se Anna avrebbe decisamente optato per l'uso
della torcia...ma sai com'e' .. se viaggi con un gadano....
All'uscita della galleria appare in lontananza Pont D'Ael con il suo
acquedotto romano!! che spettacolo!!
Un opera di alta architettura che ancora oggi si regge in piedi senza modifiche ed e' ancora impermeabile dopo 2000 anni!! Ossia l'acqua scorre ancora nella sua sede originale durante le piogge.
Abbiamo la fortuna di arrivare mentre una guida illustra l'opera architettonica quindi ci accordiamo per visitarla al suo interno, ragazzi che costruzione!! ... costruita tutta a forza di braccia, e pensate che tutto quello fu
costruito "solo" per portare acqua alla cava di marmo giu' in valle!!!
Dopo un veloce e frugale pasto (io sognavo una bella birra fresca, ed invece nulla..forse punizione per non aver usato la torcia nella galleria.ndr) passiamo ancora un volta sullo splendido acquedotto e ci incamminiamo per tornare giu' in valle, anche perche' il meteo stava cambiando nel frattempo e nuvoloni si stavano accumulando sulle nostre teste, infatti appena avvistiamo la macchina , inizia a piovere, ma quattro gocce alla fine.
Essendo ancora presto e non avendo fretta di tornare nel crogiolo infernale della pianura, andiamo al castello di
Sarriod De la Tour, localita' Avise.
Lo visitiamo internamente ed esternamente con la guida che ci racconta la storia di quel luogo ed ancora una volta rimaniamo basiti nel vedere come vivevamo in queste zone centinaia di anni fa, altro che condizionatore e riscaldamento centralizzato!
Con ancora negli occhi cosi' tanta storia, ci caliamo nel presente velocemente e andiamo alla ricerca della tanto sognata birra fresca che troviamo in una locanda sulla strada, penso una delle poche cose e tradizione che ci accomuna agli antichi abitanti della zona :-)