Ancora giornate stabili con un tempo da rimanere di stucco; ancora un 4000 in quest'estate incredibile.
Viste le previsioni non resisto alla tentazione di approfittarne prendendo ferie...e cosi' mi ritrovo solo soletto (tanto per cambiare) al Quintino Sella al Felik. L'idea di tentare il Castore in solitaria non mi aggrada moltissimo ma l'impossibilita' di arruolare un socio gadan mi induce a salire comunque. Scelta alla fine premiata dall'incontro con un socio estemporaneo anch'esso partito con analoghe motivazioni.
Primo giorno dedicato alla salita al rifugio con tutta calma, godendo del clima perfetto e di visuale ampissima grazie all'aria cristallina. Magnifico
tramonto che infiamma lo scenario grandioso intorno al rifugio.
Secondo giorno impegnato nella salita al Castore, con partenza alle 6 del mattino, in buona compagnia ma neppure paragonabile con la ressa dei Breithorn.
Dopo la fatica sulla
rampa di accesso al Felik ci apprestiamo al Castore ed alle sue
creste in questa stagione piuttosto affilate... Qualche tratto risulta davvero aereo ed esposto ma la gioia di essere qui con tali condizioni meteorologiche eccezionali (niente vento, tra l'altro) fa superare ogni impasse. Tocchiamo la
vetta affacciata con un'esile cornice sul baratro verso le 8:30 e in compagnia di una sola altra cordata ci godiamo alcuni istanti paradisiaci dopo la fatica.
Ripresa la via del ritorno incrociamo alcune altre cordate in salita, non senza qualche momento di difficolta' per l'esiguita' di talune crestine. Riscendiamo i pendii del Felik, alla fine legandoci per superare qualche tratto crepacciato con ponti di neve in fase di fusione.
Sosta al rifugio per ritemprarsi e attendere l'apertura pomeridiana degli impianti e poi via rientro alla base fruendo della piu' che gradita agevolazione degli impianti di risalita.