Finalmente e’ arrivato Marzo e quindi possiamo goderci un bel po ‘ di neve fresca (!??!!) .... eeh si fiulassi perche’ bisogna aggiornarsi ...non rimanere indietro... questo e’ l’inverno V2.0.
Dopo aver tenuto sotto controllo il meteo ed aver visto che e’ comparsa tanta neve sui monti, decido di togliermi la voglia di ciaspole e punto al rifugio Dondena, valle di Champorcher.
La giornata e’ stupenda,
la neve tanta!! Fresca e soffice che obbliga l’uso delle
ciaspole fin da subito.
Il parcheggio e' pieno (come al solito) e temo di incontrare ressa sulla via, invece dopo poco mi ritrovo solo soletto a ciaspolare, affondare, faticare nella neve alta.
Il paessaggio e’ bellissimo, silenzio e quiete dominano la gita, a volte mi immaginavo esploratore solitario immerso in uno di quei luoghi descritti da Jack London... mi aspettavo la comparsa di Zanna Bianca da un momento all’altro!
L’impegno fisico e’ medio, ma dopo circa 2,5 ore di ciaspolata su neve fresca e profonda la fatica inizia a farsi sentire e ovviamente a questo punto la salita si fa' piu’ ripida, l’ultimo tratto verso il rifugio sembra eterno, ripido e sferzato da un vento gelido e tagliente che mette a dura prova il prode esploratore.
Il rifugio e’ chiuso , ma le sue mura esterne offrono riparo dal vento e quindi mi permettono di riscaldare le ossa al caldo sole, insieme a 2 o 3 altri escursionisti che nel frattempo sono arrivati anche loro alla meta.
Veloce pasto, foto di rito e giu’ sulla strada del ritorno anche perche’ il vento nel frattempo e’ aumentato, tanto da “piallare” le orme dell’andata.
Raggiungo la macchina abbastanza “cotto”, ma soddisfatto della bellissima gita e degli splendidi panorami innevati.