- Bivio Ferrere, m. 2000 ca.
- Monte Enchastraye, m. 2955
In un angolo sperduto del Piemonte, un remoto vallone dello Stura al confine con l'Ubaye, eccoci pellegrini in cammino verso un monte dallo strano nome occitano di Enchastraye.
Tutto qui parla occitano: Colombart, Puriac, ... e sarebbe strano se cosi' non fosse trovandoci in una delle "valadas occitanas".
Prima dolci pendii erbosi, poi oltre la Bassa di Colombart la vista e' catturata dalle detritiche montagne della Rocca Tre Vescovi ed Enchastraye. In basso il vallone Puriac col suo manto verde lascia via via spazio alle distese detritiche del colle Puriac. Da qui inizia la vera fatica: prima zig zag su detriti consolidati, poi ripida traccia verso la nostra cima con un tratto a picco sulle ripide balze striate dell'Enchastraye...
La cima riserva una visuale ampissima su montagne per lo piu' poco note (a me), ma anche su cime importanti come l'Oronaye e la Meja, oppure l'onnipresente Monviso.
Anche il massiccio dell'Argentera occhieggia a est come un'isola granitica tra montagne di minor taglia.
Un boccone veloce condiviso con l'instancabile Amelie e poi giu' per la vertiginosa traccia e poi nuovamente sul placido sentiero che diviene stradello e conduce al nostro parcheggio.