Gran bel giro nelle
"Dolomiti" piemontesi, in alta val di Susa: l'ambiente e' veramente simile a quello dolomitico DOC, con abetaie e mughi alla base di conoidi detritici da cui svettano bianche pareti verticali.
Un discreto impegno fisico per questa salita che permette di apprezzare un panorama vastissimo, fin verso i ghiacciai del Massif des Ecrins e di affaciarsi sul solitario Vallon des Acles.
Si parte dal bel borgo appartato di
Chateau Beaulard, si attraversa un bel bosco di conifere per giungere alla radura del rifugio Guido Rey, quindi si fatica per benino in un crescendo di inclinazione fino al
traverso detritico del Colle dell'Orso. Qui e' giusto il tempo di rifiatare al cospetto del bel
bivacco Blanchetti per poi riprendere i sudori fino alla vetta della Grand'Hoche. Fatica davvero ben ripagata visto il
panorama eccezionale. Un ultimo tratto di cresta collega alla vetta della Guglia d'Arbour ulteriore balcone affacciato verso la Charra', di qui dalla elegante sagoma piramidale.
Al rientro colgo l'occasione per ritrovare il caro amico Ezio e condividere un lauto pranzo con la combriccola di ragazzi che cooperano alla gestione dell'accogliente
rifugio Rey.