Valle appartata quella di Saint Barthelemy eppure aperta e solare nella sua parte alta, con ampi pascoli erbosi e creste panoramiche. Poco conosciuta ai piu' si rivela una vera perla della Val d'Aosta, soprattutto nella veste dei colori d'autunno.
Dopo i bellissimi larici dorati eccoci agli ameni pascoli di
Tza Fontaney e da qui ci si avvia verso il
col Salve' affacciandosi sull'altro versante. Poi si sale
per cresta in vetta al Mont Morion, con qualche tratto giacciato dove conviene calzare i ramponcini. Cercata invano una traccia di discesa sulla cresta est (in realtà rocciosa e alpinistica...), ritorno sui miei passi e giunto nei pressi del col Salve' decido per toccare anche l'
Oratorio di Cuney. Il sentiero attrezzato percorre una bella cengia sospesa sui pascoli di Tza de Chavalary e con un po' di attenzione si supera un tratto ghiacciato senza cavi di sicurezza. Cuney è posto in un anfiteatro solitario, oggi più che mai, sormontato da aspre guglie rocciose e aperto sulla valle di St. Barthelemy.
Il rientro si fa con un lungo giro del versante nord e orientale del Morion, da cui si assaporano ancora i pendii ammantati di larici e abeti oltre alle aspre giogaie di Tzan ed in lontananza le
bianche vette del Rosa.