E, 600 m. dislivello
- Loc. Miravidi, m. 630
- Biv. Mulatero - Croce di Sanfront, m. 1207
Giornata gelida in cui un sole pallido non riesce a bucare una coltre caliginosa, eppure l'eco della roccia richiama al suo cospetto, come canto di sirena dai monti...
Pareti deserte dalle moltitudini rumoreggianti di scalatori e il Monte Bracco piomba in un silenzio invernale, rotto solo di rado dallo sciabordio d'acqua o il battere d'ali di una nocciolaia in fuga.
In uno scenario di pace come questo siamo irresistibilmente attratti dalle pietre di questo Monte, il monte delle "Balme", innumerevoli tetti naturali, quasi grotte, che da sempre hanno costituito riparo per uomini e animali.
Rocce lavorate, dalla natura in un eterno lavorio di erosione, dall'uomo in una secolare opera di cavatura ad opera di "picapere", un tempo valligiani, ora sempre piu' provenienti dalla grande Cina.
Si sale per boschi e tra alte rocce, prima dal combale Reynaud, quindi sul piatto pianoro del Mulatero, quindi si scende dal combale Tofu, toccando ancora rocce, questa volte paradiso per le mani e i piedi dei climbers.