Il grande nord ci attrae e affascina, cosi' decidiamo di partire alla volta della vasta Norvegia e dato che non e' possibile vederla tutta in un colpo solo decidiamo di concentrarci sulla parte sud-sud/Ovest con i suoi fiordi, paesaggi e citta'.
La formula del viaggio e' stata ..diciamo "Ecologica", ossia abbiamo usato i mezzi locali (autobus, traghetti e treni) per i grandi spostamenti e quando possibile trekking.
Arriviamo a Oslo e passiamo i primi 2 giorni in questa bella citta', capiamo subito la filosofia dei norvegesi, ossia il rispetto della natura e la qualita' della vita, la citta' e' ricca di parchi e aree verdi con gli autoctoni intenti a ogni sorta di svago all'aperto.
La Norvegia e' piu' grande dell'Italia, ma conta circa 5 milioni di abitanti, il che fa capire perche' in questa nazione e' molto piu' facile gestire il territorio.
Ecco un breve riassunto delle nostre tappe in terra Vichinga:
Giriamo Oslo e tra i tanti punti visti: entriamo nella
sala del municipio, luogo dove consegnano i premi Nobel, poi visitiamo il museo delle navi vichinghe, bellissimo! osserviamo questi capolavori navali con i quali questi guerrieri/navigatori hanno
raggiunto l'America secoli prima di Colombo.
Viaggiavano quasi sempre sotto costa ,la perfezione degli
scafi delle loro navi e' straordinaria, questo gli permetteva di essere veloci sull'acqua consentendo loro di saccheggiare porti/ monasteri lungo i litorali e poi scappare via velocemente.
Visitiamo poi il museo della civilta’ Norvegese , dove possiamo vedere le loro costruzioni originali, con
il tetto in erba , fino ai quartieri dei primi anni del 1900,insomma siamo interessati a vedere e conoscere il piu' possibile.
Lasciata Oslo ci spostiamo verso nord in treno per raggiungere la
stazione di Myrdal dalla quale poi prenderemo la coincidenza per il trenino diretto a Flam , ma noi scendiamo a
Vatnahalsen dove ci aspetta un bellissimo hotel/rifugio.
Qui siamo immersi nella natura norvegese, facciamo delle passeggiate in totale relax per ritemprare mente e corpo e facciamo scorpacciata di
mirtilli e more, che qui crescono ovunque.
Partiamo a piedi dall'hotel diretti alla
successiva stazione (se si puo' chiamare cosi') che dista a circa 8km, dalla quale poi prenderemo il trenino che ci portera' a Flam.
Il trenino e' particolare, ha gli interni in legno e sembra di viaggiare indietro nel tempo di 100 anni.
Apro una piccola perentesi sul meteo: temperatura media 15 Gradi, minima 8, massima (botta di vita) 20 gradi, ha piovuto quasi sempre ed il vento era onnipresente, in questo contesto abbiamo viaggiato sempre con tutti gli strati di vestiario disponibili per fronteggiare i capricci meteo.
Giunti a Flam , prendiamo il traghetto per Hopperstad, navigando nel
Sognefjorden, uno degli infiniti e magnifici fiordi norvegesi.
Il paesaggio e' mozzafiato, queste cattedrali di roccia a picco sul fiordo sono meravigliose, contornate dai remoti paesini, raggiungibili solo via mare.
Da Hopperstad prediamo poi l'autobus di linea verso Voss, luogo di villeggiatura invernale con piste da sci ed impianti, da Voss prendiamo il treno che ci portera' a Bergen.
Passiamo 2 giorni a Bergen, ma sono i giorni piu' piovosi, ventosi, freddi del viaggio, Bergen si conferma citta' piu' piovosa dell'Europa, dicono 240 giorni all'anno di pioggia con accumuli di 2300 mm!! Beh noi lo abbiamo sperimentato!
Una volta Bergen era la città più grande della Norvegia assieme alla capitale, fu principale porto commerciale della Lega anseatica, caratteristico il suo mercato ittico, dove si possono gustare i pesci direttamente dietro alla bancarella, i pesci vengono cucinati sul momento e serviti belli caldi.
Noi non riusciamo a godere di cotanta prelibatezza causa meteo orribile che ci costringe per ben 2 volte a ripiegare in albergo per far asciugare i vestiti, scarpe, zaini fradici...sigh.
Lasciamo Bergen e la sua pioggia con un autobus che ci porta a Stavanger, durante il tragitto il mezzo ha dovuto prendere 2
traghetti per poter attraversare i vari fiordi lungo la strada, non potendo costruire ponti, si affidano ad un servizio marittimo veramente efficiente, sono rimasto colpito dalla velocita' con cui imbarcano/sbarcano auto, camion, bus , pedoni ...spettacolare.
Stavanger ci accoglie con il sole (meno male) e ci permette di godere delle belle casette in legno , retaggio della vecchia citta' poi facciamo visita anche al
museo del petrolio visto che siamo nella capitale Europea del'oro nero.
La cittadina e' il luogo di partenza per il trekking al
Preikestolen, una falesia di granito alta 604 Metri a picco sul fiordo Lysefjorden.
Sveglia di buon ora, poi traghetto, autobus e circa 2 ore di ripida salita ci portano su questa meraviglia della natura, lascia a bocca aperta, fa venire un po' le vertigini a guardare giu' e quindi e' meglio non avvicinarsi troppo al bordo, anche perche' c'e’ il mondo!!
Ritengo che a Rimini al 15 di agosto ci siano meno persone!! era pieno, ma dico pieno di turisti da tutto il mondo!
Tutta quella frenesia guasta un pochino la maestosita' della natura, ma come noi, anche il resto del mondo vuole assistere a tale bellezza, quindi facendo attenzione a non essere "spinti" giu' accidentalmente, ci godiamo il paesaggio, io mi cimento in una “arrampicata” free solo per "scappare" dalla ressa e trovare dei punti fotografici alternativi.
Con tale bellezza negli occhi approcciamo il sentiero di ritorno cercando di anticipare la massa che prima o poi dovra' prendere anche lei l'autobus per il traghetto e noi non vogliamo lottare per salire sul mezzo.
Il giorno successivo da Stavanger, mediante autobus , ci spostiamo nel profondo Sud della Norvegia,
Lindesnes , dove si trova l'omonimo
faro che fu il primo faro norvegese, questo e' il punto piu' a Sud di tutta la Norvegia.
Avete presente una cartolina tipica della Norvegia?? beh e' il paesaggio a Lindesnes, da cartolina.
Lasciamo a malincuore la tranquillita’ e la pace del Sud Norvegese per chiudere il nostro tour nuovamente a Oslo.
Nel tragitto passiamo per la contea di Telemark , tipica per il suo canale del Telemark che è stato aperto nel 1892 ed è considerato come “l’ottava meraviglia del mondo”.
Con un totale di 28 chiuse, da Skien fino all’antica città norvegese di Dalen, si svolge su un percorso di 105 km che raggiunge un’altezza di 72 m sul livello del mare.
La pioggia martella senza tregua, non ci permette di apprezzare tale paesaggio, pensate che io mi sono comprato un
cappello da pescatore d'alto mare per riparare la mia pelata dall'acqua!
Ultima tappa a
Heddal, per ammirare la chiesa di legno (stavkirke) piu' grande della Norvegia, edificata nei primi del XIII secolo mantiene tutt'oggi funzioni liturgiche di chiesa luterana.
A Oslo l'ultima sera puntiamo a una delle attrazioni piu' stravaganti, ossia il
bar di ghiaccio! siamo o no Gadani??
Un locale dove tutto, sedie , tavoli, statue, bicchieri, muri etc etc e' fatto di ghiaccio! per entrare ci forniscono di un mantello termico e guanti, altrimenti l'ipotermia e' garantita, e viaaa ... c'e' anche una consumazione gratis , servita rigorosamente in un bicchiere di ghiaccio, ovviamente :-)
La Norvegia ci ha affascinato e conquistato, ci aspettavamo cose bellissime, ma ha superato le aspettative alla grande.
Il passo successivo sarebbe visitare il Nord della Norvegia, il famigerato Capo Nord e le isole Lofoten, ma sara' a suo tempo debito, adesso ci vogliamo godere le splendide sensazione di questo viaggio.