Passeggiata rubata alla pioggia incombente: e' stata una lieta scoperta di un angolo selvaggio a due passi dalla "base" in Valle Po.
Sfumati i programmi di zia Vale, nel primo pomeriggio con l'intrepida cagnetta ci avviamo alla volta della bella falesia di Pian Marmarin, a verificare che la strada sia effettivamente stata ripristinata. Giungiamo abbastanza comodamente in auto fino alla base dei torrioni della falesia, non prima di aver sbagliato strada almeno una volta (n.d.r, senza una descrizione dell'accesso non e' cosi' immediato trovare a Calcinere la deviazione per Ferrere).
Da qui percorriamo il sentierino zigzagando per i bei torrioni granitici osservando con desío le attraenti lunghezze di corda...
Alla sommita' di Pian Marmarin lo sguardo si apre verso l'alta e la bassa valle, ed in particolare e' attratto dalla bella torretta di
Castello Oddino, che ci strizza per l'appunto l'occhiolino.
Ci lasciamo ammaliare e seguiamo il sentierino ben marcato a bolli rossi, prima sul panoramico costone di Punta Selassa e poi inoltrandoci in
Comba Agliasco, vallone assai selvaggio. Roccioni sporgono dal folto bosco di larici e abeti, mentre un mugghio sinistro fa eco a tratti nell'aria...
D'un tratto una fugace apparizione ci delizia con la sua vista: un bel capriolo fugge al nostro sopraggiungere alla fonte dove stava abbeverandosi. Procediamo lungo il sentiero, che per un breve tratto smarriamo, forse distratti dal capriolo.
Infine giungiamo al
colletto tra Selassa e Castello Oddino: il cielo minaccia pioggia e in lontananza s'ode il rombo dei tuoni, ma qui d'appresso il suono che colpisce e' il sempre piu' forte
bramito dei cervi!
Saliamo il Castello Oddino (vero castello roccioso), con la colonna sonora dei cervi in amore... ben nascosti nei boschi della Valle Infernotto.
Proviamo a individuare un movimento in lontananza, ma nulla riusciamo a scorgere e ci "accontentiamo" di uno spettacolo sonoro davvero emozionante.
E' ora di ripiegare; laggiu' in valle Po gie' e' temporale e i tuoni si fanno insistenti. Di buona lena corriamo verso valle, chiudendo un breve anello che ci riconduce a Pian Marmarin e poi all'auto.