Vinta la pigrizia fomentata dalle incerte condizioni meteo, ci avviamo con la indomita cagnetta a cercare qualche giretto sulle assolate pendici di Ostana. Facciamo dunque tappa alla
Galaberna per un caffè e due ciacole col gentile gestore-guida che ci fornisce prontamente un'idea bell'e pronta: l'anello di Champanho e delle borgate.
Visto il rischio di nebbie sulle quote superiori ci incamminiamo sulla vio de Champanho, attraverso boschetti che un tempo erano pascoli strappati con sudore e fatica alla foresta. Ombrose faggete celano la mulattiera che sale e scende con saggezza la montagna a collegare i vari borghi. Champanho è accucciata ai piedi di un ampio prato pascolivo, poi si procede in direzione est, di nuovo per boschi, guadando frizzanti ruscelli fino all'ameno pendio prativo di
Lou Sère.
Qui la vista si apre sull'intera valle, ma oggi è purtroppo chiusa in alto dalle nubi e si intuisce appena l'immane piramide di Viso. Continuiamo l'anello toccando Miridò, la Ruà e Miriquiri fino all'antica
chiesetta "rupestre" di San Nicolao, da cui scorgiamo anche Sancto Lucio, tappa di
una gita di qualche tempo fa. La Viaço prosegue in discesa verso San Bernart, lou Counh ed infine rientrando a la Villo, dove concluderemo con meritato panino e birra nuovamente alla Galaberna.