Voglia di macinare infinite lunghezze di corda su facili risalti di roccia? Ecco il posto giusto. In un vallone dove emergono severe guglie di roccia da magnifici boschi in veste autunale ci troviamo nuovamente a percorrere una via di scalata plaisir.
Si parte di buon mattino per disporre del maggior numero di ore di luce possibili visti i 21 tiri di corda e un avvicinamento non proprio breve (almeno un'ora e mezza di cammino comunque in bellissimo ambiente).
Il sentiero dopo i boschivi pendii iniziali taglia alcuni
coumbal incisi tra le guglie e conduce ai risalti di bel granito grigio. Scalata non difficile ma neppure banale, soprattutto perche' decidiamo di effettuarla con le pedule.
Si alternano sezioni di bella roccia a tratti discontinui di roccette e sentiero, che via via conducono verso la
Gran Agulha vera e propria. Il tempo scorre, la birra si esaurisce e, dopo la panoramica sella che offre la spettacolare vista sulla Guglia, concludiamo il nostro cammino verticale dopo il tiro chiave della via (V+) che brucia le ultime residue energie del nostro Gianni.
La via di fuga si offre a noi giusto in tempo. Il sentiero pero' ci riserva ancora emozioni, come la immane parete est della Guglia sotto la quale transitiamo intimoriti come su una cengia dei camosci di sapore dolomitico.
ll cammino poi procede tra le varie guglie minori, non ultima
Lou Poli che gia' scalammo qualche anno fa.