Oggi decide Amelie quale itinerario percorrere... nel senso che dopo l'immancabile bagnetto, l'amata cagnetta guada il torrente e si lancia in scorribande sulle pendici erbose di Rocca Bianca, fornendo un bel pretesto al sottoscritto per "inventare" un itinerario inedito di salita all'Alpetto.
Una faticosa risalita per ripidi versanti con poche tracce di ruminanti ci portano al bel crestone erboso sommitale, un vero tesoro di varietà floreali: molte orchidee dai colori purpurei, candidi gigli di San Bruno e gli attualissimi gigli di San Giovanni nel loro arancione luminoso.
Percorriamo la dorsale fino alla quota 2350 dove incrociamo il sentiero ufficiale (proveniente da Crissolo). Intanto il sereno ha vinto la battaglia respingendo la coltre di nebbie padane in risalita... E noi ci godiamo un panorama meraviglioso, come sempre dominato dalla superba mole del Monviso, che qui mostra in bella vista la nervatura rocciosa del suo
Spigolo SudEst.
Arriviamo al rifugio dopo una breve discesa, troppo presto per pranzare e quindi ci regaliamo una giro attorno al lago dell'Alpetto con annesso bagno... della solita bestiola (forse imparentata con le lontre...).
Gustosa polenta e spezzatino, ottima torta al cioccolato e poi ripresa del cammino, questa volta per il sentiero normale per le Meire Dacant, che in meno di un'ora ci condurrà all'auto.