Eccoci ad esplorare il basso vallone di Crosiasse con l'obiettivo di salire la Cresta della Scuola (Gervasutti), che come ex allievi della medesima scuola ci sembra giusto e doveroso ;-).
Ci fidiamo un po' troppo della relazione in nostro possesso e quindi manchiamo il sentierino (ormai in abbandono) che porterebbe alla cresta (i torrioni emergenti dal bosco non ci fanno pensare ad una vera cresta...).
Giunti a quota 1300 pensiamo di dover fare un check: infatti realizziamo che la cresta doveva essere proprio quella serie di placconate e torrioni staccati visti piu' in basso. Fatto dietro front e imboccato il giusto sentierino siam pronti a iniziare la nostra scalata, anche se i primi metri di roccia molto sporca non invitano.
Con difficolta' superato il primo tiro (con un po' di A1), finalmente appare l'
elegante diedro di L2 con uno scintillante spit nel mezzo (che verra' ignorato come i successivi). Proseguiamo al successivo trovando difficolta' sulla placca iniziale (viscida) e sullo
strapiombino di uscita che tutto e' fuorche' di IV+!!
Di qui quattro lunghezze tra placche e diedrini di roccia buona ci portano alla parte finale che per questioni di tempo e di dolore ai piedi decidiamo di evitare cercando un'uscita facile in cima.
Il problema e' che usciremo un po' troppo "in cima" ossia a monte della cima del torrione finale e quindi dovremo fare una doppia di fortuna per riportarci nel canale boscoso e pietraia. Da qui per tracce di camosci nello stupendo bosco autunnale ritroveremo il "sentiero" per case Fugias, una mulattiera ormai abbandonata e sepolta nelle foglie, cosi' come le case Fugias magnifici casolari in pietra in parte diroccati.