La giornata promette di essere magnifica, nonostante una coltre nuvolosa, si intravede uno spiraglio di azzurro... e le previsioni (non sempre attendibili, pero') volgono al meglio.
Si parte alla volta del sentiero per il Fitz Roy, attraversando ancora la valle del rio de las Vueltas, quindi raggiungendo dopo alcuni km di cammino la magnifica Laguna Capri e il suo campeggio. Qui appare solo in parte coperto dalle nubi il signore assoluto del luogo, il Fitz Roy!
Quei graniti verticalissimi incrostati di neve appaiono inverosimili, cosi' severi e arditi rispetto alla dolcezza della valle del Rio Blanco da cui emergono...
Ampissimi altopiani solcati dai lenti meandri di rii verdazzurri lasciano di colpo spazio a immani pietraie e ripide pareti granitiche. Con fatica, arrancando su per un sentiero assai eroso (moltissimi i "pellegrini" su questa via devozionale al Fitz Roy), si giunge al magnifico balcone sulla Laguna de los Tres.
Lo spettacolo e' grandioso e sereno al tempo stesso: due laghi turchese si adagiano ai piedi del Cerro Fitz Roy e della sua corte di guglie granitiche...
Si vorrebbe rimanere per ore rapiti in estasi da queste visioni .... eppure il giro e' ancora lungo e occorre ritornare al sentiero e imboccare il bivio per le Lagunas Madre y Hija. Qui finalmente la pace regna sovrana: nessun escursionista per ore, sole laghi e faggi, radure incrostate di licheni e lontane laggiu' le ardite guglie del Fitz Roy.
Poi la svolta, a destra lungo il Río Fitz Roy e cammina e cammina si arriva al campamento De Agostini, purtroppo sferzati da un gelido vento. La laguna Torre e' nella bufera, il Cerro Torre invisibile, lascia intravedere solo l'imponente basamento granitico che emerge dal glaciar Adela. Si resiste poco a questo vento furioso e gelido e dopo qualche scatto sconsolato si ripiega. Tappa al mirador Cerro Torre da cui ancora nebbia e viste solamente sul Cerro Solo, con il suo ghiacciaio pensile.