Mattino presto, nuovamente in pullman, direzione nord: riattraversiamo le
pampas cilene, meno aride di quelle argentine, tra mandrie di bovini, greggi di 'cordero' (n.d.r. ovini) e gruppi di cavalli al pascolo. In lontananza si individuano presto le sagome delle Torres del Paine, suggestive e dolomitiche...
Ma la sorte non è a noi favorevole e giunti all'ingresso del parco, le Torres si intravedono ancora ma nelle nere nubi di bufera. Formalità di rito con i rangers cileni, ossessivamente ripetitivi sui divieti di accendere fuochi, uscire dai sentieri... si capirà nel seguito perché.
Un servizio navetta o sorta di taxi porta i più da Laguna Amarga alla zona Las Torres, evitando diversi km di sterrata.
Da qui dopo aver preso possesso del posto letto al refugio Torre Central mi incammino per la Valle Ascencio, sperando nella buona sorte del meteo. Purtroppo si inizia sotto una pioggerella intermittente e fastidiosa.
Il sentiero appare piuttosto malconcio, segno di una iperfrequentazione che lo ha inciso profondamente. E in effetti nonostante il meteo inclemente la folla è numerosa, con escursionisti dall'equipaggiamento variegato o per meglio dire improvvisato.
Tappa al refugio Chileno per una bevanda calda e poi ripresa del cammino in un ambiente che si fa decisamente più gradevole, tra boschi di faggi australi (Lenga) e vedute panoramiche sulle severe pareti da cui dovrebbero stagliarsi le Torres. Una faticosa china detritica offre l'unico tratto impegnativo dell'escursione, che però oggi va affrontata con fredde raffiche di vento misto a pioggia... Fanno tenerezza gli "escursionisti" in scarpe da tennis e k-way...
Comunque il "mirador" Las Torres è conquistato da tutta l'orda di gitanti, ma purtroppo le Torri non si lasciano ammirare; solo un lago incastonato tra severe quinte rocciose e imponenti coni detritici sono in bella vista di fronte a noi.
Scatti improbabili, selfie in bilico sugli scogli del lago, coronano la gita dei più, che sono giunti qui solo per poter documentare l'"impresa"... Un po' infastidito da tanta folla, un po' infreddolito e deluso della mancata vista delle Torres, rientro verso la base.
Ovviamente nel tragitto di ritorno il cielo si aprirà via via, fino ad avere un bel sole caldo e finalmente una vista (almeno parziale) delle timide
crode del Paine.