Turlo bis:
ritorno alle belle rocce del Turlo, anzi dei due "Turli".
A questo giro rivolgiamo le nostre attenzioni di inveterati alponi al piu' piccolo dei due, con l'obiettivo di percorrerne la cosiddetta cresta nord. Abbandonata la piacevole mulattiera diretta al colle della Croce di Ferro volgiamo a sinistra verso la base del Piccolo Turlo, dove attacchiamo su
buone rocce con difficolta' di III. Due o tre lunghezze ci conducono alla sezione mediana dove seguono tratti camminabili e facili roccette. Ritornati sul filo di cresta abbiamo ancora un paio di lunghezze di II/III fino al plateau sommitale. Qui lo sguardo a est e' occluso dall'
imponente Turlo e la sua bella cresta. L'ora e la voglia di scalare ci invitano a cercare un prosieguo alla nostra arrampicata. Ci viene offerta una cresta del Turlo (grande) che si staglia contro il cielo verso sud; si tratta di uno
sperone sul versante ovest che sembra condurre alla vetta del Turlo.
Detto fatto, eccoci in marcia verso la base del suddetto crestone.
Lo sperone si presenta subito con belle placconate di roccia sana e invitante, di impegno superiore a quello finora incontrato.
Attacchiamo con volutta' la
parete solcata da una invitante fessura, incontrando difficolta' dell'ordine del IV grado. Purtroppo il gioco dura non piu' di tre lunghezze, sempre divertenti e su roccia ottima; decidiamo infatti di proseguire verso destra anziche' puntare ad un diedro obliquo sullo sperone vero e proprio (sx) che pero' ci incute timore con l'equipaggiamento odierno (scarponi e poco materiale per proteggerci).
Usciti sul pendio detritico raggiungiamo la vetta del Turlo, purtroppo avvolti dalle nebbie pomeridiane.
Dopo le foto di rito scendiamo riallacciandoci verso sud al sentiero del Colle della Croce di Ferro, ancora in buona parte magnificamente lastricato, e chiudendo cosi' un bell'anello nella conca di Malciaussia.