max 5a (4b obbl.), 8L, 130+150 m. sviluppo
Dopo lunghissimo digiuno ecco i nostri nuovamente legati in cordata a menar le mani sulla nuda roccia. Una Pasquetta all'aria aperta secondo tradizione, ma anziche' spaparanzati sui prati a gozzovigliare preferiamo allungarci in verticale sulle ripide placche del Monte Bracco.
La via Agnese esprime assai bene lo stile di chiodatura degli anni '80, dove la parsimonia nell'uso dello spit si accompagna alla ricerca dei passaggi piu' interessanti e scalabili. Placche di roccia ottima che richiedono una fiducia nella tenuta delle scarpette che dobbiamo recuperare... Osiamo e alla fine riusciamo a vincere la ruggine di tanti mesi lontani dall'amata pietra.
Discesi dalla Agnese abbiamo ancora voglia di cimentarci con le rocce della Placconata, dunque saliamo Il gatto e la volpe, analoga roccia, ma diversa filosofia di chiodatura (siamo nel 2000), molto piu' plaisir, salvo qualche passo nella parte finale.