Obiettivo chiudere il conto con la Grant'Agulha e la lunga via Pâ pi quë cattre. Ed allora ci troviamo nuovamente in cammino nel bellissimo Vallone degli Invincibili con l'intento dichiarato di terminare la via, riprendendola dal punto cui la lasciammo ormai
due anni fa.
Piacevole camminata nei colori d'autunno ma con temperature estive, in un paio d'ore ci conduce alla cengia dei camosci sulla parete est della Grant'Agulha e quindi all'attacco sul versante sud.
Scaliamo con l'ingaggio degli scarponi diversi tirelli brevi sul IV grado, mai continui, tranne su L3 dove un passaggio ostico, verticale su piccoli appoggi ci scatena un po' di adrenalina. Ancora su L7 una breve placca verticale oppone resistenza a cui dobbiamo cedere con l'A0 causa scarponi. E pensare che piu' a destra un bel torrione sembrerebbe piu' adatto a questo genere di salita.
La via offre ancora qualche passaggio su L8, poi prosegue su cresta orizzontale di roccette e ginepri con un panorama eccelso sull'alto vallone: formazioni rocciose incastonate sui ripidi pendii erbosi della Vergia cinta in alto da un cappello di nubi.
Il sentiero di ritorno e' un bellissimo balcone sulla Guglia e gli altri siti di scalata degli Invincibili, che compie un comodo anello con rientro al punto di partenza.