Uscita da lavoro in fretta e furia per raggiungere i più vicini monti, quelli delle basse Valli di Lanzo. La meta è collocata nella Valle Tesso, anzi in una collaterale la Val Tessuolo.
Lasciata l'auto nella disabitata borgata di Saccona, imbocco il ripido sentiero per la Punta Prarosso e l'Alpe Frigerola. Il sentiero manterrà un ritmo costante... ripido dall'inizio alla fine! Ed infatti gli oltre 600 m di dislivello si colmano senza difficoltà (ma con discreta fatica e sudore) in poco più di un'ora.
Il percorso è comunque piacevole, addentrandosi nel bosco, tra begli esemplari di castagno prima e di faggio poi, laasciando infine posto alle immancabili
betulle degli aspri pendii finali. Si attraversano poi diverse borgate in abbandono e le belle grange Prarosso. Facile l'avvistamento di caprioli, presenze furtive pronte a fuggire al primo rumore. Unico neo del percorso è l'assenza completa di acqua, dovuta al fatto che si percorre una dorsale equidistante dai valloncelli laterali dove invece l'acqua scorre copiosa...
L'arsura la fa da padrone dunque, a causa anche della fiducia malriposta di trovare fonti di approvigionamento idrico. Solo sul percorso di rientro troverò un'abbondante sorgiva da cui bere a piene mani!
Tornando al percorso di salita, si giunge alla vetta, un modesto cocuzzolo roccioso da cui però si gode di un
ampio panorama sulla Valle Tesso e sulla
Val Malone e sulle innevate vette dell'Angiolino e del Vaccarezza.
Per chiudere un anello (obiettivo sempre ambito ;-) provo a cercare un "passaggio a sud-est" (scendendo sul versante sud-est), conscio che comporterà quasi certamente la necessità di brancolare nel bosco alla ricerca del sentiero di ritorno. E così puntualmente capiterà... con discesa nel fitto bosco fino a giungere ad un amena spianata sotto un
gigantesco faggio e
copiosa sorgiva di fresche acque...
Il resto del tragitto di ritorno è su comodo stradello che con lunghi tornanti riporterà alla borgata di partenza.